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Luigi Rossini

Le antichità di Roma

Tra il 1819 e il 1823 Luigi Rossini realizza 101 tavole che egli stesso denomina “Le Antichità Romane, ossia raccolta delle più interessanti vedute di Roma antica”. Sono qui riproposte come riconoscimento ad un disegnatore che è erede del Piranesi, del Dupérac, del Falda, del Vasi, ma allo stesso tempo anche l’ultimo grande illustratore delle meraviglie di Roma: dopo di lui, spentosi nel 1857, comincia l’era della fotografia. Le sue incisioni testimoniano i più importanti luoghi archeologici della città con maestria e precisione: il taglio diagonale della veduta gli consente di graduare i piani, e un elaborato chiaroscuro piega il rame ad effetti pittorici. Con un valore in più: la collaborazione con Bartolomeo Pinelli, il grande illustratore del costume popolare, che integra armonicamente il monumento con figure e scene di vita. Il volume testimonia anche un’epoca: quella degli inizi del XIX secolo in cui la Roma papalina riscopre il valore dell’antico e di nuovi scavi archeologici, anche se colpevolmente contrapposto alle avanzanti spinte risorgimentali.


Info libro

Collana: |
ISBN: 9788874212378
Pagine: 112
Misure: 28x24
Prima edizione: 01-11-2019
Formati: cartonato
Prezzo: € 39,00

Autore

Luigi Rossini (1790-1857), il “ravennate” per la sua provenienza, cugino dell’ancora più celebre Gioacchino Rossini, sin da giovane si era recato a Roma per conseguire la qualifica di architetto con una borsa di studio. Una formazione professionale e culturale che trasferirà con solennità antiquaria nelle sue 600 tavole con cui rappresenterà i monumenti dell’antichità. Tutti lavori riprodotti in stampe e litografie che non avevano più come committenti i mercanti d’arte o i collezionisti, ma un pubblico più vasto che ricercava in piazza di Spagna o nelle numerose rivendite librarie dell’epoca un ricordo del proprio viaggio a Roma. Artista apprezzato e benestante, si spegnerà a 66 anni per il dolore della perdita del proprio giovane figlio.

 

 


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