Tutto questo è noia: l’anglecizzazione del nostro parlato, le frasi fatte, la storpiatura televisiva dell’italiano, parole inventate. Voci di assoluta astruseria inserite nella bibbia dell’italiano, nell’ amatissimo Devoto & Oli, meriterebbero la ghigliottina. Nell’impossibilità di sradicarle dalle pagine, nasce il tentativo di destrutturarle con la leggerezza di brevi narrazioni, di condividere ‘Uffa’ dall’A alla Zeta, i disegni senza titolo, perché indecifrabili. Le parole-titolo fanno, sconcertano, non rivelano perché sia concesso che sottraggano spazio alla lingua di Dante. Ma che ne pensano Serena Cirillo, giornalista in costante promozione della cultura e Bruno Pezzella, intellettuale della Napoli delle eccellenze, scrittore stimatissimo? Ambretta Occhiuzzi dirà con il suo parlare forbito, dei disegni che nel libro anticipano le lettere A/B/C/. Convinto dalla prepotenza amichevole del sottoscritto, Enrico Mosiello, artista prestato alla professione di avvocato darà leggerezza all’incontro con la sua voce e la sua chitarra. Ma prima un breve Power Point, una sequenza di lavori datati e soprattutto recenti.
Luciano Scateni “UFFA – strane parole, brevi racconti”
edizioni Intra Moenia – 112 pagg. – € 10,00