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Giovan Battista Falda

Nuova pianta et alzata della città di Roma disegnata et intagliata da Giovan Battista Falda

È il momento centrale del Barocco, gli anni aurei della presenza a Roma di maestri come Bernini, Borromini, Pietro da Cortona. Esce proprio in quest’epoca, pubblicata dall’editore De Rossi, la più nota opera di Giovan Battista Falda, quella “Nuova pianta et alzata della città di Roma con tutte le strade, piazze et edifici” che viene considerata un capolavoro della tradizione iconografica per ricerca dei dettagli, ricchezza della descrizione, efficacia tridimensionale. Il successo sarà tale che, dopo la morte prematura del giovane incisore, nel corso di ottanta anni ne verranno prodotte altre quattro edizioni continuamente aggiornate. Qui viene riproposta l’originaria del 1676, che per la prima volta ci restituisce una visione della città in proiezione “verticale con alzata”, evidenziando gli elevati dei palazzi, le mura, i giardini. Sarà considerata all’epoca uno strumento essenziale per la conoscenza di Roma e ancora oggi colpisce per la sua precisione e gradevolezza.


Info libro

Collana: |
ISBN: 9788874212125
Pagine: 64
Misure: 30x24
Prima edizione: 01-12-2017
Formati: cartonato con 13 tavole pieghevoli allestite f.to 50x42 cm
Prezzo: € 39,00

Autore

Giovanni Battista Falda (Valduggia, 7 dicembre 1643 – Roma, 22 agosto 1678) è stato un incisore italiano, che ha documentato l’architettura e l’urbanistica a Roma nella seconda metà del Seicento. Nato in provincia di Vercelli, dimostrò presto inclinazione e capacità per il disegno. Venne quindi messo a bottega presso un pittore locale, e poi, a 14 anni, mandato a Roma presso uno zio che lo segnalò a Gian Lorenzo Bernini. Molto maggior rilievo ebbe tuttavia, nella formazione e nella successiva attività del giovane Falda, l’incontro con Giovanni Giacomo De Rossi e l’apprendistato svolto presto la sua stamperia. Da De Rossi l’adolescente Falda acquisì educazione “urbana” e mestiere, e con il suo mentore lavorò praticamente per tutta la sua breve vita. Morì a trentacinque anni, probabilmente di tumore, e fu sepolto in Santa Maria della Scala.

 

 


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