In questo testo vengono proposte dodici storie resistenti. Sono storie di operai, impiegate, ferrovieri, infermiere, professionisti, ex amministratori comunali e sindaci, gestrici di rifugi alpini, insegnanti… tutti orgogliosamente No TAV.
Collana "quaderni Valsusa"
Livio Pepino
Il Tribunale permanente dei popoli – Le grandi opere e la Valsusa
La sentenza emessa l’8 novembre 2015 dal Tribunale permanente dei popoli è una sentenza in qualche misura storica. In essa si attesta, tra l’altro, che, in Val Susa, «è stato omesso uno studio serio di impatto ambientale del progetto nel suo complesso, prima della sua autorizzazione; non si è garantita alle comunità coinvolte una informazione completa né veritiera in tempi sufficientemente precoci; si sono esclusi gli individui e le comunità locali da ogni procedura effettiva di partecipazione nella deliberazione e nel controllo della realizzazione delle opere, simulando anzi procedure di partecipazione fittizie e inefficaci; non si è dato corso ai procedimenti attivati nei tribunali per far valere i diritti di accesso alla informazione e alla partecipazione nei processi decisionali» e si aggiunge che «queste violazioni sono il prodotto di azioni deliberate e pianificate».
Guido Rizzi, Angelo Tartaglia
Il TAV Torino-Lione: le bugie e la realtà
C’è, nella venticinquennale vicenda della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, una costante: la diffusione, da parte dei promotori, di notizie e dati invertirei e di previsioni fantasiose e prive di ogni attendibilità scientifica. Non per caso. Occorreva (e occorre) far credere all’opinione pubblica e ai decisori politici che la vecchia linea è ormai satura (o prossima […]
Paolo Mattone
Tav e Valsusa: diritti alla ricerca di tutela
Questo secondo quaderno del Controsservatorio racconta il tormentato quarto di secolo di lotta contro il Tav seguendo il filo rosso del mai sopito tentativo di prendere la parola dal basso, lo arricchisce con dieci documenti particolarmente significativi e contiene infine l’esposto recentemente presentato al Tribunale Permanente dei Popoli per chiedere una pronuncia di carattere etico a tutela di diritti fondamentali fin qui negati.
Livio Pepino
Come si reprime un movimento: il caso TAV
Analisi e materiali giudiziari