fbpx


Livio Pepino

Il Tribunale permanente dei popoli – Le grandi opere e la Valsusa

La sentenza emessa l’8 novembre 2015 dal Tribunale permanente dei popoli è una sentenza in qualche misura storica. In essa si attesta, tra l’altro, che, in Val Susa, «è stato omesso uno studio serio di impatto ambientale del progetto nel suo complesso, prima della sua autorizzazione; non si è garantita alle comunità coinvolte una informazione completa né veritiera in tempi sufficientemente precoci; si sono esclusi gli individui e le comunità locali da ogni procedura effettiva di partecipazione nella deliberazione e nel controllo della realizzazione delle opere, simulando anzi procedure di partecipazione fittizie e inefficaci; non si è dato corso ai procedimenti attivati nei tribunali per far valere i diritti di accesso alla informazione e alla partecipazione nei processi decisionali» e si aggiunge che «queste violazioni sono il prodotto di azioni deliberate e pianificate». Le conseguenti raccomandazioni al Governo italiano sono esplicite: aprire un confronto reale esteso a tutte le opzioni sul tappeto (compresa la “opzione Zero”) e, in attesa del relativo esito, sospendere i lavori del cantiere della Maddalena e l’occupazione militare della zona.

Aprire una nuova pagina, partendo da quelle raccomandazioni, è possibile. I fatti diranno chi vuole il dialogo e chi conosce solo le ragioni della forza.


Info libro

Collana:
ISBN: 9788874211746
Pagine: 176
Misure: 14,5x21
Prima edizione: 20-01-2016
Formati: brossura
Prezzo: € 10,00

Autore

LIVIO PEPINO (12 dicembre 1944) è un magistrato italiano. Dal 2006 al 2010 è stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura, l’organo di autogoverno dei giudici. In passato ha ricoperto i ruoli di consigliere di Cassazione, sostituto procuratore generale a Torino e presidente di Magistratura Democratica, di cui è stato uno degli esponenti di maggior rilievo. Ha lasciato la magistratura nel novembre del 2010, immediatamente dopo il congresso di Magistratura Democratica svoltosi a Napoli. È stato direttore di Questione Giustizia (Franco Angeli), rivista bimestrale promossa da Magistratura Democratica e co-direttore di Narcomafie (Gruppo Abele Editore), mensile “redatto in stretta collaborazione con Libera”. È co-direttore scientifico di Diritto, immigrazione e cittadinanza (Franco Angeli), rivista trimestrale promossa da Asgi e da Magistratura Democratica.


Nella stessa collana