Siamo nel 1787, il colto e raffinato letterato tedesco intraprende, come tanti in quell’epoca, il suo Grand Tour che resoconterà nel celebre “Viaggio in Italia”. Ma le annotazioni più toccanti sono appunto dedicate alla città partenopea dove trascorrerà due mesi al termine dei quali la definirà il luogo “più meraviglioso del mondo”.