Giggi Zanazzo nacque a Roma nel 1860 per spegnersi appena cinquantunenne nel 1911. Studioso delle tradizioni del popolo romano e poeta in romanesco, fu fortemente ispirato da Giuseppe Gioachino Belli ed è considerato uno dei padri fondatori della romanistica. Il linguaggio delle sue opere è la fedele trasposizione di quello parlato in strada, la lingua più genuina del vecchio popolo di Roma.
Giggi Zanazzo
Usi, costumi e pregiudizi del popolo di Roma
Come guarire da ogni malanno, come sconfiggere il malocchio, come trovare un buon marito, come scoprire il ladro che vi ha derubato, come far fortuna col lotto… Questi e tantissimi altri “rimedi”, sono il frutto di una lunga ricerca di Giggi Zanazzo tra le tradizioni popolari romane, trascritte dalla viva voce degli anziani. Lo scenario di fondo è la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, quando Roma – ormai capitale d’Italia – già si era inoltrata in una intensa modernizzazione che aveva come contraltare la perdita di antichissime tradizioni popolari. Oggi la ristampa di queste divertenti pagine va oltre il piacere di un tuffo nel folklore romano, ed assume anche il valore di una preziosa guida alla conoscenza della cultura popolare e della più caratteristica prosa in romanesco.